/pos•tàc•cio/ #5 Adstrato – ME(A)LS duo

A cura di Benedetta Monti e Spazio Y

/pos•tàc•cio/ #5 – AdstratoME(A)LS duo
Opening 11 giugno 2022, dalle ore 20:00 alle 00:00
Visitabile fino al 1 luglio solo su appuntamento
OFF1C1NA, Via dei Juvenci 11, Roma

Per vedere l’installazione è necessario REGISTRARSI in una delle seguenti date: 22 e 28 giugno, 1 luglio
I posti sono limitati

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Spazio Y presenta Adstrato, progetto di ME(A)LS – duo artistico composto da Elena Manfré e Lorenzo Sbroiavacca – in occasione del quinto appuntamento espositivo di /pos•tàc•cio/, format espositivo ideato in collaborazione con OFF1C1NA, studio condiviso e spazio di ricerca artistica nel quartiere Quadraro.

Testo di Benedetta Monti

Adstrato è un esperimento di interferenza visiva, da vivere in prima persona e in modo privato, intimo e incantato; Adstrato è come un giardino alchemico curato di nascosto da un filibustiere sensibile che colleziona piante grasse; Adstrato permette di giocare partendo da un sistema di riferimento apparentemente riconoscibile e familiare mutato in un sogno ad occhi aperti.

Pensava di aver visto un Serpente
interrogarlo, ma in greco antico.
Guardò di nuovo e si accorse che era
la Metà Settimana seguente.
«La cosa», disse, «che m’addolora
è non poter rispondere ancora!». 1

Avanzando nell’area esterna dello studio condiviso di OFF1C1NA, dove si svolge fisicamente il format di /pos•tàc•cio/, Adstrato prevede un iniziale rito di passaggio che precede il momento di consumazione dell’opera, sollecitando la consapevolezza attiva nel visitatore. Durante questo transito, il viandante che sceglie di proseguire lo farà indossando le stesse lenti in forma di protesi con le quali l’artista sembra poter osservare il reale.

Il workout dell’artista, di norma, consente di allenare il muscolo ottico tale da riuscire a percepire il visibile lì con estrema chiarezza, lì con estrema alterazione, ed essere in grado di identificare anche ciò che nello spazio risulta – ai più – non centrale o appena accennato, evidenziandolo ed elevandolo agli altari dell’arte. In questa occasione sarà possibile fruire dello spazio filtrando e aumentando la realtà attraverso un nuovo allestimento dello spazio e dispositivi di natura digitale.

Il progetto espositivo di ME(A)LS è fruibile unicamente a partire dal momento della golden hour del crepuscolo, quando gli alberi somigliano a coralli 2 e la luce sembra voler essere sempre meno sobria, dimenticandosi via via di adempiere al suo principale compito: quello di rendere riconoscibili gli oggetti familiari. In questa finestra di tempo tutto è più romantico e allo stesso tempo drammatico, tutto pare sciogliersi e le forme delle cose barattano il proprio contorno con l’indefinito, rendendo ambigua ogni silhouette.

Proprio quest’ idea di alterazione che la natura offre quotidianamente si fonde nell’immaginario offerto in Adstrato da ME(A)LS a livello stilistico, concettuale e spazio – temporale, dove il visitatore è invitato a fare esperienza di una wunderkammer accidentale e immersiva.

Il format di /pos•tàc•cio/ ha una sola regola: utilizzare e rielaborare gli oggetti che giacciono inermi nel cortile, materiale secondario o di scarto, ridefinendo con essi uno spazio altro. Mentre i due artisti spostavano aggeggi di ogni tipo e dimensione nell’atto di comprendere cosa fosse inglobato nella massa strabordante e scultorea presente in loco, si sono formate delle zone in forma di Accumuli, come li definirebbe Gilles Clément nel Breve trattato sull’arte involontaria 3, che sono stati poi riconosciuti come tali e lasciati installati nell’area; il viandante che percorre il tracciato che circonda questi accumuli può ritrovarsi improvvisamente in una wunderkammer imprevista e analizzarne il carattere vivace e selvaggio.

Adstrato indirettamente suggerisce un’intuizione, quella di provare a cogliere ciò che non è manifesto nello spazio di attenzione e allenarsi a estrapolare da una certa immagine di realtà ciò che essa ha in serbo, sottolineando l’errore, il caso, il nascosto e il potenziale immaginifico sotteso in ogni luogo.

1 – Lewis Carroll,  La canzone del Giardiniere, Sylvie and Bruno (1889, 1893)
2 – Corrado Govoni, Crepuscolo, V.7, Le Fiale (1903), edit. Lumachi
3 – Gilles Clément, Breve trattato sull’arte involontaria, edit. Quodlibet (2019) p.47


ME(A)LS è un duo di artisti composto da Elena Manfré (Alcamo, 1997) e Lorenzo
Sbroiavacca (Trieste, 1989). Entrambi diplomati all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Dal 2020 nasce ME(A)LS, progetto che unisce le loro soggettività distinte e peculiari, che indaga il rapporto tra Natura, Tecnologia e Relazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie ai campi dell’indagine antropologica e psicologica.

Benedetta Monti (Forlì, 1994), si diploma all’ Accademia di Belle Arti di Urbino e frequenta il Master Of Art alla Luiss Business School di Roma, attualmente è contributor per la rivista Segno. Embryo: Bea Bonafini, Spazio Y, Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, (2022); Ora et ozia, Vacunalia Festival, Vacone (2021); Michael Pitt Unplugged, Primo Piano, Rimini (2020).


/pos•tàc•cio/ #5 – AdstratoME(A)LS duo
Opening 11 giugno 2022, dalle ore 20:00 alle 00:00
Visitabile fino al 1 luglio solo su appuntamento
OFF1C1NA, Via dei Juvenci 11, Roma

ll giorno dell’opening è necessario registrarsi in una delle seguenti fasce orarie, i posti sono limitati

Prima fascia oraria: dalle 20:00 alle 21:00
Seconda fascia oraria: dalle 21:00 alle 22:00
Terza fascia oraria: dalle 22:00 alle 23:00
Quarta fascia oraria: dalle 23:00 alle 00:00