“67 db”
2020, Roma
Video
Sonia Andresano e Simone Cametti hanno trascorso la quarantena in modi diversi.
La prima irrompe appena fuori il suo studio-casa, nel silenzio del quartiere, trascinando all’esterno un frullatore. Con una serie di prolunghe impone l’elettrodomestico fino al centro della strada.
Il secondo, autorizzato a spostarsi per lavoro, attraversa continuamente la città registrando e tracciando i suoi viaggi in moto. Entrambi si muovono in direzioni opposte definendo un punto di contatto.
Mentre il vento scuote Cametti e deforma la sua sagoma nell’accelerazione di un’azione liberata, Andresano rimane chiusa in una sorta di campana di vetro centrifugando ciò che rimane dell’interno di un cuscino.
Nei lavori di Sonia Andresano tematiche come l’attesa, il viaggio e il cambiamento raccontano aspetti personali in continuo divenire. Scavando nella propria storia documenta gesti e movimenti, isolando frammenti riconducibili al prima o al dopo di un tragitto. Identità e nomadismo delineano il binomio di una poetica emotiva, una logistica movimentata tradotta attraverso oggetti, gesti e azioni che conducono inevitabilmente ad una nuova partenza. Le sue opere spaziano dalla performance, al video, alla fotografia e alla scultura.
www.soniaandresano.com
L’opera di Simone Cametti si compone di gesti esemplari con i quali crea un’originale riflessione sullo spazio e sul tempo, un agire performativo che non si dissolve nell’aleatorietà dell’azione, ma restituisce preziosi reperti che traducono con forza la sua cristallina personalità. La durata evocata nei suoi lavori si accorda alle parole di Peter Handke composte per il Canto alla durata: «è il mio riscatto, mi lascia andare ed essere».
www.simonecametti.com
ENG
“67 db”
2020, Rome – Italy
Video
Sonia Andresano and Simone Cametti spent the lockdown in different ways.
The first bursts just outside her studio-house, in the silence of the neighborhood, dragging a blender outside. With a series of extensions she imposes the electric appliance up to the center of the street. The second, authorized to move for work, continually crosses the city recording his works by motorbike. Both moving in opposite directions define a contact point.
While the wind shakes Cametti and deforms his shape in the acceleration of a free action, Andresano remains closed in a sort of glass bell centrifuging what remains from the inside of a pillow.
Featuring themes such as waiting, traveling and changement, the works of Sonia Andresano convey personal perspectives and an experience that is always becoming. Digging into her past, she documents gestures and movements, isolating fragments lie with the Before and After of a journey. Identity and nomadism delineate the duo of an emotional poetics, a lively logistics translated into a passage through objects, gestures and actions, that inevitably lead to a new beginning. Her works spread from performances to video, photography and sculpture.
www.soniaandresano.com
The work of Simone Cametti is structured with exemplary gestures creating a personal reflection on space and time, a performative research that is not lost in the aleatory nature of the action but produces precious testimonies that strongly convey his crystalline personality. The duration evoked in his works echoes the words of Peter Handke for the Gedicht an die Dauer (To duration): «it is my redemption, it lets me go and be».
www.simonecametti.com