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Beyond Beyond
Abstract
C’è un sogno ricorrente, una sorta di immagine archetipica simile al labirinto, un sogno in cui troviamo porte che non esistono nei luoghi a noi familiari, porte che non avevamo mai notato prima. Aprendole, appaiono davanti ai nostri occhi mondi nascosti, stanze mai esplorate, e subito, in quel tempo onirico disseminato nelle nostre notti, ci troviamo a percorrere le nuove possibilità che quei luoghi effimeri – eppure incredibilmente palpabili e concreti – ci offrono.
Nella vita quotidiana il nostro tempo è costellato da incontri e può accadere che, attraverso alcuni di essi, si possano aprire varchi metafisici da cui le dimensioni echeggiando si moltiplicano e le immagini e le parole assumono grandezze monumentali, mentre il pensiero scende nelle profondità più intime per risalire in verticale, quasi come lanciato da un vettore spaziale. A differenza del sogno, questi luoghi non sono costruiti da un solo individuo, ma si costruiscono insieme; queste stanze non sono solo luoghi dell’immaginazione in cui costruire visioni multi prospettiche, sono luoghi da cui la realtà si indaga e forse diventa chiara, sono luoghi che permettono di tracciarne i contorni e analizzarla.
Così è accaduto alcune volte in questi sei anni di lavoro di Spazio Y, è accaduto con coloro con i quali, in particolar modo, si è riusciti a ritrovarsi in un oltre dai piani rovesciati, al di fuori delle apparenze e dei dati certi, riconoscendo la propria somiglianza, l’appartenenza alla «grande famiglia umana» che si concede la possibilità di intrecciare riflessioni e pensieri e, se vogliamo, di tessere fili d’oro.
Paradossalmente, nell’apparente sospensione temporale di quest’ultimo anno, la realtà che conoscevamo si è trasformata radicalmente: le cose familiari e i gesti della quotidianità hanno assunto aspetti ambigui e pericolosi. Reduci da un traumatico elettroshock collettivo, ognuno confinato nelle proprie stanze, tentiamo di prendere nuovamente le misure con ciò che ci circonda attuando nuovi piani di comunicazione e di incontro negli ambienti virtuali riquadrati dai perimetri delle finestre sui nostri schermi, luoghi in cui la nuova umanità cerca ristoro e nuova socialità.
In questo secondo anno pandemico vogliamo aprire le porte delle stanze segrete che Spazio Y ha esplorato in compagnia dei suoi ospiti particolari. Il progetto Beyond Beyond si configura come una newsletter-podcast che accoglierà ogni mese un ospite diverso: uno degli artisti, curatori, editori, musicisti e giornalisti con cui abbiamo oltrepassato quei varchi metafisici, al fine di scoprire, svelare i fili d’oro, racconti, progetti o semplicemente discutere per analizzare, mettere in luce idee e pensieri in un dialogo a due registrato e inviato attraverso la newsletter di Spazio Y.
Ogni 27 del mese, gli iscritti alla newsletter di Spazio Y potranno entrare e ascoltare le voci nascoste di quelle stanze in cui parte del nostro lavoro era stato archiviato.
Il contenuto visuale del progetto sarà visibile anche sulla nostra pagina di Instagram
© Spazio Y